Tavola rotonda
mercoledì 24 maggio 2023
ore 18:00
Presso:
Galleria Aiap - via Ponchielli 3, Milano.
I progetti degli studenti del Laboratorio di Design della Comunicazione 3, in mostra a Milano dal 19 al 31 maggio presso la Galleria Aiap, saranno oggetto di una riflessione collettiva sul potere (o debolezza) delle immagini fotografiche nell’era dei social media e delle AI.
Interverranno:
Dario Carta, Simone Casetta, Lucia Roscini, Elisabetta Ruffini, Ilaria Ruggeri, Anna Steiner e Riccardo Varini.
Prenotazione ingresso: aiap@aiap.it
L’incontro sarà proiettato in diretta streaming sul canale Youtube di Aiap.
Anna Steiner
architetto, lavora nell’ambito degli allestimenti e della grafica nello studio Origoni Steiner. È docente alla facoltà di Design al Politecnico di Milano. Ha collaborato con numerosi editori, imprese ed enti pubblici per libri e pubblicazioni, identità visive e immagini coordinate. Ha inoltre curato numerose mostre dedicate alla grafica italiana. È figlia di Albe e Lica Steiner, tra i protagonisti del rinnovamento della grafica e della comunicazione italiana (da quella aziendale a quella politica) nel secondo Dopoguerra. Attivi entrambi nella Resistenza italiana – Albe fu commissario politico di una brigata partigiana nella Val d’Ossola e Lica staffetta – sono sempre stati profondamente legati dalla comune militanza antifascista e dalla volontà di rinnovare il panorama culturale italiano. Per raccontare il loro lavoro, Anna Steiner ha curato insieme allo studio Origoni Steiner la mostra itinerante “Licalbe Steiner, grafici partigiani” (Milano, Firenze, Reggio Emilia, Ravenna, Roma) con relativo catalogo (Corraini). Insieme a Lica Steiner ha curato mostre e lezioni sull’opera di Albe Steiner, ha ordinato i materiali dell’Archivio Albe e Lica Steiner, donato al Politecnico di Milano, e lavorato a iniziative di divulgazione delle opere dell'archivio.
Simone Casetta
è nato a Milano nel 1961, e ha iniziato giovanissimo a lavorare come assistente presso lo studio e nella camera oscura dei fotografi Luciano Ferri e Gianni Greguoli. Più avanti, iniziando una prima attività professionale fotografica sotto la guida del grafico Dante Bighi a Milano, ha prestato assistenza anche presso lo studio di altri fotografi di moda e pubblicità. Il lavoro indipendente è iniziato nel 1980, con incarichi per la stampa periodica e per aziende private. Dall’inizio degli anni ’90 l’attività si è concentrata sul reportage sociale, il ritratto e sulla ricerca personale, con la produzione di numerose serie di immagini realizzate in Europa, Romania, Sudan, Ruanda, Zambia, Somalia, Ciad, Kenia, Tanzania, Marocco, Pakistan, Cambogia, Argentina, Costa Rica, Nicaragua. Nel 2010 ha fondato il “Conservatorio della Fotografia”, centro di cultura fotografica pre-digitale impegnato nella pratica delle tradizionali tecniche di stampa dirette da negativo. Il “Conservatorio” forma giovani collaboratori e offre servizi di stampa e sviluppo a fotografi, artisti, archivi storici e Istituzioni. Dal 2007 insegna fotografia presso l’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche ISIA di Urbino, al biennio Magistrale di Grafica Editoriale.
Dario Carta
designer della comunicazione visiva, storico e Segretario Generale di Aiap. Grazie alla sua formazione umanistica, laurea in Storia contemporanea e dottorato di ricerca in Antropologia culturale, da alcuni anni realizza progetti visivi (e non) volti ad indagare alcune tematiche contemporanee quali: lgbtqia, diritti umani, migrazioni, identità, conflitti. Nel 2013 ha fondato lo studio #cartadesign che si occupa di progettazione orientata alla cultura per istituti e fondazioni storiche, enti del terzo settore e pubbliche amministrazioni, realizzando sistemi di identità visiva per mostre e curando progetti editoriali. Docente di progettazione grafica e storia della comunicazione visiva a Milano (Scuola Civica Arte e Messaggio e Cfp Bauer) da alcuni anni porta avanti la ricerca nell’ambito della storia della comunicazione visiva con particolare attenzione alla propaganda e alla comunicazione politica.
Elisabetta Ruffini
è direttrice dell’Istituto bergamasco per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea e membro del Consiglio d’indirizzo dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri. Si occupa di Resistenza, memoria della Seconda guerra mondiale e letteratura concentrazionaria e lavora tra Italia e Francia dove è presidente dell’associazione Les Amis de Charlotte Delbo. Ha curato nel 2005, insieme a Marzia Luppi, la prima mostra italiana sui Lager nazisti. Nel 2007 ha collaborato con il Centre d'Histoire de la Déportation et de la Résistence de Lyon per la realizzazione della mostra “Primo Levi. I giorni e le opere”, presentata in Francia e in Italia. Da quel momento l'allestimento di mostre è diventata occasione professionale per riflettere sulla divulgazione della ricerca. È autrice e curatrice di numerose pubblicazioni dedicate a quel particolare periodo storico. Si è specializzata nella realizzazione di mostre documentarie, curandone diverse tra cui “Immagini dal silenzio” (2005), “E tutto questo diventa una storia” (2016), “Frida e le altre” (2019). Si è occupata del nesso tra storia e conservazione delle tracce del passato nel Novecento, sia con il “Cantiere Blocco 21” sul memoriale di Auschwitz nel 2008, sia più recentemente con il progetto “Se quei muri” per l'ex carcere di Sant'Agata a Bergamo. Lavora per la divulgazione della storia alle nuove generazioni e in questo ambito cura la progettazione del percorso di formazione di “In treno per la memoria”.